NOVEMBRE 2019
L’Associazione dei Mastri Oleari, in collaborazione con il comune di Vetralla (Viterbo), ha organizzato un ciclo di quattro conferenze sul tema “Olio e salute, le prospettive del III millennio”.
Si sono succeduti i seguenti interventi tenuti da:
PROFESSORESSA SARA FARNETTI
PROFESSORE EUGENIO SANTORO
DOTT. MASSIMO MARCHI
PROFESSORESSA MARIA LISA CLODOVEO
DOTT. RICCARDO AMIRANTE
LA RICERCA DEL PROF. FRANCESCO VIOLI HA APERTO GLI INCONTRI
il Prof. Francesco Violi, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università La Sapienza di Roma, che ha ricordato i benefici della dieta mediterranea sottolineando come all’utilizzo regolare dell’olio extravergine d’oliva nella dieta segua una diminuzione del tasso di mortalità per eventi cardiocircolatori.
Olio extra vergine d’oliva e diabete
Il prof. Violi ha descritto i risultati della ricerca condotta dal suo team su 30 pazienti con compromissione della glicemia a digiuno (IFG), cui è stato somministrato, in modo casuale, un pasto contenente o meno 10 g di EVOO (olio extravergine d’oliva). Prima di pranzo, 60 minuti e 120 minuti dopo pranzo è stato prelevato un campione di sangue per misurare: insulin, Glucagon-like peptide-1 (GLP1), dipeptidyl-peptidase-4 (DPP4) activity, triglycerides (TG), total cholesterol, HDL-cholesterol and Apo B-48. I risultati sono stati sorprendenti: i soggetti che avevano assunto i 10 g. di olio extravergine d’oliva mostravano a 60 e 120 minuti dal pasto un aumento di glucosio nel sangue inferiore di circa 20 mg/dl rispetto a chi non aveva assunto olio EVOO. Dato confermato dall’aumento della produzione di insulina nei soggetti che avevano assunto i 10 g. di olio nel pasto.
L’oleuropeina abbassa la glicemia
Non restava che “scoprire” il responsabile di questi effetti benefici, individuato dal prof Violi nell’oleuropeina: il principale polifenolo presente nelle foglie e nei frutti dell’olivo (l’oleuropeina si ritrova nell’olio di oliva sia nella forma legata ad una molecola di glucosio (glicoside), che nella forma non glicata – Fonte Wikipedia).
Somministrata sotto forma di “medicina” (in compresse) l’oleuropeina ha replicato i risultati dello studio condotto attraverso assunzione di olio Evoo, verificando, ha sottolineato il Prof. Violi, che “il consumo di 10 gr di olio extravergine d’oliva durante i pasti riduce di circa 20 mg/dl la glicemia postprandiale, potenzialmente prevenendo la patologia in chi è sano, ma anche contribuendo a gestirla al meglio in chi è già diabetico”
Cioccolato per diabetici? Si, se fatto con olio dalle olive
La conferenza si è conclusa con una buona notizia, soprattutto per i golosi di dolci e cioccolata in particolare. “Visti i risultati abbiamo pensato – ha affermato il Prof. Violi – di analizzare se l’aggiunta di oleuropeina, che avevamo identificato come responsabile della diminuzione di glicemia postprandiale, nella preparazione della cioccolata riducesse il picco glicemico: il risultato positivo ottenuto è molto importante, perché questo prodotto arricchito consente ai diabetici di poter assaporare una cioccolata normale, senza rinunciare al sapore. Soprattutto, permette ai pazienti sfruttare le potenziali proprietà benefiche del cioccolato: qualche grammo al giorno di cacao ha un buon affetto antiossidante e di protezione del sistema cardiovascolare, a cui non si dovrà più rinunciare soltanto perché il cioccolato ‘per diabetici’ è difficile da trovare o non è buono come quello normale”.
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